Bere acqua alla giapponese: assurdo, ecco cosa devi fare

Molto probabilmente, abbiamo perso il conto di tutte quelle volte che ci hanno consegnato di bere almeno due litri di acqua al giorno. È una delle regole base del benessere, come mangiare verdure o dormire un numero sufficiente di ore per notte. Ma cosa succederebbe se ci fosse un modo diverso, più preciso, per idratarci correttamente? Dalla terra del sushi arriva un nuovo approccio all’acqua, parliamo della cosiddetta acqua alla giapponese.

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Potrebbe sembrare soltanto un’altra regola alimentare in più per ricordarci di bere ogni giorno, ma in realtà per i giapponesi è una vera e propria filosofia. Questo metodo ha fatto il giro del web e promette grandi benefici per la salute che vanno oltre al semplice bere abbastanza. Cerchiamo di capire di cosa si tratta più nello specifico.

Perché è importante bere abbastanza nel corso della giornata

Al di là del fatto che potrebbe essere tedioso ricordarci di bere, la realtà è che l’acqua è il carburante del nostro corpo. Aiuta a regolare la nostra temperatura, favorisce la digestione e trasporta nutrienti ed ossigeno alle cellule. Quando non beviamo abbastanza possono esserci molti aspetti negativi: il nostro organismo va in riserva, possiamo sentirci in continuazione stanchi, con mal di testa, con pelle secca e potremmo avere anche difficoltà a concentrarci.

Ovviamente, non si tratta solo di sopravvivere, si tratta proprio di sentirsi meglio con noi stessi. Quando siamo correttamente idratati abbiamo maggiore energia da poter spendere nei nostri impegni, nella ricerca e rincorsa dei nostri sogni e obiettivi. Qui che entra in gioco l’approccio giapponese, cioè quell’approccio che ci invita a bere non semplicemente per mantenerci in vita, ma per godere della vita che abbiamo.

Il segreto dell’acqua giapponese: come e quando berla

Secondo l’approccio giapponese l’acqua è uno strumento di benessere da trattare con cura. La temperatura, per esempio, è fondamentale: deve essere fresca, ma mai gelata! Come mai questo requisito? Bere acqua troppo fredda può provocare fastidi gastrici e anche congestioni, specialmente quando siamo nei mesi estivi o se siamo particolarmente sudati. Anche la purezza dell’acqua è un elemento fondamentale nella cultura giapponese. Deve essere priva di calcare, di fluoro e di altre impurità. Meglio ancora se filtrata con caraffe e dispositivi specifici. Ecco come funziona il metodo giapponese nel dettaglio:

  • Al mattino, bere almeno due bicchieri di acqua appena svegli e a stomaco vuoto.
  • Bisogna fare dei sorsi piccoli e lenti, il segreto è non avere fretta.
  • Dopo aver bevuto i nostri bicchieri, bisogna aspettare almeno 45 minuti prima di fare colazione.
  • Prima dei pasti principali, bisogna bere quattro bicchieri d’acqua seguendo la stessa modalità della mattina. Per gli spuntini, invece, basta un bicchiere 15 minuti prima.
  • Per finire, dopo ogni pasto bisogna evitare di bere per almeno due ore, per aiutare la digestione.

Questo è il metodo dell’acqua giapponese. Certo è che si tratta ben altro che bere distrattamente la nostra bottiglia di acqua mentre siamo affaccendati a fare altre cose. Si tratta di dedicare il nostro tempo come se fosse un vero e proprio trattamento per il nostro corpo. Seguendo questo tipo di routine si combatte la ritenzione idrica, si riduce il gonfiore e si riesce a gestire meglio anche la fame.

Non è solo il corpo che ne beneficia ma anche la pelle. Un’idratazione del genere, così mirata, permette di avere una cute più elastica, luminosa e sana. Ovviamente, come tutte le cose della vita, non bisogna esagerare. Se vogliamo provare questo metodo, possiamo partire da piccole dosi e soprattutto non superare mai i due litri di acqua al giorno consigliati. Come in tutte le cose, appunto, anche in questa ci vuole equilibrio!

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